Auto Bifuel: come funzionano
Le auto bifuel sono veicoli con un solo motore alimentato a benzina e a gas, una soluzione che offre dei vantaggi su consumi ed emissioni.
Come funzionano le auto Bifuel
Cosa significa auto bifuel e le differenze con le ibride
Nonostante la diffusione di veicoli elettrici e ibridi, molte case automobilistiche continuano a produrre auto bifuel dotate di motore alimentato a benzina e a gas. Scopriamo come funzionano queste vetture, quali sono le differenze con le ibride e quali vantaggi offrono rispetto alle endotermiche monofuel.
Cosa vuol dire auto bifuel
Il significato di auto bifuel è quello di una vettura che supporta una doppia alimentazione, ossia che può usare due carburanti diversi. Questi veicoli dispongono di un unico motore, tuttavia a differenza delle macchine termiche convenzionali il propulsore è compatibile con due tipi di combustibile diversi.
In genere le auto bifuel sono alimentate a benzina, mentre il secondo carburante è GPL o metano. Si tratta di una configurazione classica, infatti la maggior parte dei modelli sul mercato hanno la doppia alimentazione benzina/GPL o benzina/metano. Alcuni modelli di bifuel però adottano una soluzione diversa, con il gas (GPL o metano) affiancato dal diesel.
Nella maggior parte dei casi le auto sono predisposte al bifuel di fabbrica, quindi vengono acquistate o noleggiate a lungo termine già con questa impostazione. In alcune circostanze è comunque possibile aggiungere il gas in un secondo momento, ma bisogna valutare la compatibilità di questa operazione con il proprio veicolo e soprattutto i costi.
La differenza tra motore bifuel e ibrido
Le auto bifuel non vanno confuse con le macchine ibride, infatti esistono delle differenze sostanziali tra queste due tipologie di veicoli. Innanzitutto le auto bifuel sono delle vetture endotermiche, cioè dotate di un motore a combustione alimentato solo con combustibili fossili. Inoltre questi modelli, nonostante siano configurati per funzionare con due tipi di carburanti diversi, hanno un ** **.
Le auto ibride invece hanno due motori distinti, un propulsore endotermico alimentato a benzina o diesel e un’unità elettrica che funziona tramite l’energia fornita dalla batteria. Nelle mild hybrid e full hybrid la batteria viene ricaricata dal motore a combustione, mentre nelle auto ibride plug-in la batteria si ricarica esternamente tramite una fonte energetica.
I vantaggi ambientali maggiori si ottengono con le macchine plug-in hybrid, ossia i veicoli con batteria ricaricabile attraverso una wall box o una colonnina elettrica. Queste vetture offrono riduzioni importanti dei consumi e delle emissioni rispetto alle endotermiche, mentre con le altre ibride full hybrid e soprattutto con le macchine mild hybridi benefici ambientali sono ridotti.
Esistono anche delle soluzioni trasversali, come previsto dalla decisione di esecuzione UE 2021/488 del 22 marzo 2021 della Commissione europea. Questa disposizione autorizza l’installazione di impianti a gas, alimentati a GPL, metano o etanolo, nelle auto ibride e nei veicoli commerciali leggeri, ma solo su alcuni veicoli mild hybrid che possiedono determinati requisiti.
Come funziona un’auto bifuel
Le autovetture bifuel dispongono di un motore a combustione che può usare benzina o gas, mantenendo in entrambe le condizioni le medesime prestazioni. In questi casi il guidatore può scegliere quale carburante utilizzare, grazie a un apposito selettore che consente di impostare il sistema di alimentazione sulla benzina o il diesel oppure sul GPL o il metano.
L’avviamento dell’auto, invece, avviene sempre utilizzando l’alimentazione a benzina, quindi se il sistema è impostato per adoperare il gas poco dopo l’accensione passa automaticamente al GPL o al metano. Ovviamente i carburanti sono mantenuti in due serbatoi diversi, uno tradizionale per la benzina o il diesel e una bombola per il gas con appositi sistemi di sicurezza.
Alcuni modelli di bifuel sono progettati per funzionare prevalentemente con il gas, perciò dispongono di una configurazione che sfrutta appieno il GPL o il metano e appena un piccolo serbatoio da 10-15 litri per la benzina. In questo caso l’auto funziona quasi sempre a gas, utilizzando la benzina soltanto per l’accensione o in alcune circostanze particolari.
A gestire il doppio sistema di alimentazione delle bifuel è l’elettronica di controllo del motore, che regola alcuni parametri durante l’uso del gas per garantire un rendimento analogo a quello del propulsore alimentato con la benzina. La differenza tra i due carburanti è minima e in alcuni casi impercettibile, specialmente nei motori sovralimentati grazie alla gestione ottimizzata.
Pro e contro delle auto bifuel GPL e metano
Le vetture bifuel presentano pro e contro che vanno valutati con attenzione nella scelta dell’auto. Il confronto principale riguarda quello con le macchine endotermiche monofuel, ossia veicoli con motore a combustione alimentato solo a benzina o diesel, modelli per il quale il Parlamento europeo ha proposto lo stop alla vendita a partire dal 2035.
Il vantaggio delle bifuel risiede innanzitutto nel risparmio economico, in quanto sia il GPL che il metano costano meno rispetto a benzina e diesel. Tuttavia, mentre il GPL ha un prezzo nettamente inferiore, gli aumenti del prezzo del metano hanno ridotto la differenza di costi in confronto a diesel e benzina rendendo questo carburante meno conveniente.
Le auto bifuel a metano non sono soggette a restrizioni nel parcheggio del veicolo in spazi chiusi, inoltre producono fino al 30% di emissioni di CO2 in meno rispetto alle auto a benzina e hanno prestazioni analoghe. Al contrario, la rete di rifornimento non è capillare né omogenea in Italia, in più è obbligatorio revisionare le bombole e ogni 20 anni vanno sostituite.
Per le auto bifuel a GPL i vantaggi sono il prezzo basso del carburante, una riduzione delle emissioni di CO2 intorno al 15% rispetto alle auto a benzina e in generale una combustione più pulita senza la produzione di zolfo, piombo o benzene. Gli svantaggi sono i consumi elevati, il minor numero di stazioni di rifornimento, le restrizioni al parcheggio in alcuni luoghi chiusi e gli alti costi di manutenzione.
Auto bifuel: i vantaggi del noleggio a lungo termine
Per chi sta pensando di scegliere un’auto bifuel una soluzione conveniente è il noleggio a lungo termine, una formula con un canone tutto compreso che include tanti servizi come la manutenzione, l’assicurazione e il soccorso stradale. Con il noleggio a lungo termine è possibile cambiare l’auto ogni 3 o 4 anni, in questo modo si può optare per una macchina bifuel per poi passare a un altro tipo di alimentazione senza svantaggi economici.
Le normative ambientali europee sempre più severe, infatti, rendono più rischioso acquistare un veicolo endotermico oggi, tuttavia con il noleggio è possibile evitare qualsiasi pericolo grazie alla possibilità di sostituire la bifuel dopo qualche anno con un’auto ibrida o una vettura elettrica. In questo modo è possibile usufruire della massima versatilità nella scelta del sistema di alimentazione più adatto alle proprie esigenze di mobilità.