
Targa prova, targa verde e altre sigle poco conosciute
Targa prova, verde, diplomatica: ecco cosa significano e in quali casi si vedono circolare su strada.
Una guida utile per capire a cosa servono le targhe speciali
Le targhe speciali costituiscono un ambito poco noto, ma essenziale per chi opera nel settore automobilistico e per gli appassionati di normativa stradale. Si tratta di soluzioni, temporanee o riservate a specifiche categorie di veicoli, che non possono utilizzare le normali targhe di circolazione. Comprenderne la natura, e le modalità d’impiego, è fondamentale per evitare sanzioni e agire anche godendo delle opportunità offerte dalla legge.
Andiamo a scoprire insieme tipologie, limiti di utilizzo e differenze a livello operativo, con un focus sulle targhe prova, verdi e altre opzioni meno conosciute.
Cos’è la targa prova e quando viene utilizzata
La targa prova è un’autorizzazione temporanea per spostamenti di veicoli in attesa di immatricolazione o con difetti che ne impediscono la registrazione ordinaria, consentendo test su strada e trasferimenti tra officine. Prevede prescrizioni legali precise, inclusi limiti di velocità e assicurazione dedicata, ed è indispensabile per costruttori, carrozzieri e rivenditori che necessitano di collaudi o dimostrazioni pratiche.
Questa targa assolve a motivi tecnici e amministrativi, pur non sostituendo in alcun modo quella definitiva.
A chi è riservata e validità legale
La targa prova è riservata a imprese automobilistiche, officine autorizzate e concessionari, muniti di apposita licenza, che devono richiederla alla Motorizzazione tramite modulo e documenti di proprietà o rappresentanza legale. La validità è limitata a periodi brevi, solitamente pochi giorni o mesi, durante i quali ogni spostamento deve essere annotato su un apposito registro e coperto da assicurazione temporanea, pena sanzioni amministrative e sospensione del permesso di circolazione.
Differenza tra targa prova cartacea e metallica
La targa prova cartacea, ormai in dismissione, prevedeva un foglio numerato da applicare al veicolo, mentre quella metallica è un supporto rigido simile alla normale targa in alluminio, dotata di caratteri in rilievo e sistema di fissaggio permanente. La versione metallica offre maggiore resistenza alle intemperie e consente un utilizzo più agevole nei trasferimenti frequenti, semplificando i controlli su strada e migliorando la sicurezza rispetto a quella cartacea, che era meno duratura e più soggetta a contraffazioni.
Può essere usata da privati o solo da officine e concessionari?
L’impiego della targa prova è strettamente vincolato alle categorie professionali autorizzate: i privati non possono accedere a questa opzione, a meno di non operare formalmente come officina o rivenditore, compreso di partita IVA e iscrizione a ruoli specifici. Qualunque uso improprio da parte di soggetti non abilitati comporta sanzioni, ritiro della targa e obbligo di regolarizzazione immediata, oltre al possibile sequestro del veicolo, a garanzia del rispetto delle norme di sicurezza e delle procedure di collaudo ufficiale.
Targa verde: veicoli non ancora immatricolati
La targa verde viene assegnata a veicoli appena usciti dalla fase di produzione o importazione, che non sono ancora stati immatricolati in via definitiva e richiedono spostamenti per consegna o prova sulle strade pubbliche. Caratterizzata da caratteri verdi su sfondo bianco, è soggetta a regole di assicurazione analoghe a quelle delle targhe prova, ma si differenzia per l’impiego esclusivamente per il trasferimento, non per collaudi tecnici. L’utilizzo è limitato nel tempo e controllato mediante registri ufficiali.
A cosa serve e in quali casi viene usata
La targa verde consente ai vettori di trasportare i veicoli nuovi dai siti di produzione ai concessionari, senza necessità di immatricolazione immediata, e alle officine di spostare mezzi in uscita da revisioni o interventi di riparazione. Serve quindi a garantire legalità negli spostamenti commerciali, evitando ritardi nella distribuzione e assicurando la copertura assicurativa minima. Viene impiegata per trasferimenti in blocco e singoli spostamenti pre-vendita.
Limiti e obblighi normativi
Come si accennava, l’uso della targa verde è vincolato a periodi di validità limitati (generalmente 15–30 giorni), richiede l’applicazione di un’assicurazione specifica, e ogni movimento deve essere registrato su documento ufficiale, indicando data, ora e percorso. È vietato servirsene per nuovi test su strada o per circolare a fini privati: qualunque infrazione comporta multe e possibile revoca del permesso di utilizzo, oltre al rischio di responsabilità civile in caso di incidenti.
Altre targhe speciali poco conosciute
Oltre alla targa prova e quella verde, ne esistono diplomatiche, militari e per i corpi dello Stato, e soluzioni riservate a veicoli elettrici in fase sperimentale. Queste targhe identificano la natura istituzionale del possessore o la finalità specifica del mezzo, permettendo circolazione agevolata o esenzione da alcuni obblighi. La loro emissione è disciplinata da convenzioni internazionali o normative interne, spesso soggette a protocolli rigorosi di rilascio e controllo.
Targhe diplomatiche (CD e CC)
Le targhe con suffissi CD (Corpo Diplomatico) e CC (Corpo Consolare) sono riconosciute a livello internazionale, garantendo ai veicoli di rappresentanze estere immunità da molte tasse locali e facilitazioni nella circolazione. Il rilascio avviene a seguito di richiesta da parte di ambasciate o consolati, con invio di documentazione diplomatica al Ministero degli Esteri. L’uso improprio o la restituzione tardiva possono comportare sanzioni pecuniarie o procedimenti diplomatici.
Targhe militari e per corpi dello Stato
Le targhe militari e quelle destinate alle forze dell’ordine, polizia locale o vigili del fuoco, presentano caratteri alfanumerici specifici e sono esenti da alcune imposte sul veicolo. Permettono operazioni di servizio senza bisogno di immatricolazione classica e semplificano il passaggio tra unità operative. Sono soggette a controllo interno e devono essere restituite in caso di declassamento del veicolo o cessazione del servizio.
Targa prova su veicoli elettrici: esiste davvero?
Le case costruttrici di veicoli elettrici utilizzano la targa prova identica a quella dei motori termici per test di omologazione e collaudi su strada, senza distinzione di alimentazione. In alcuni Paesi sperimentali esistono soluzioni dedicate con connettori di ricarica incorporati, ma in Italia la normativa non prevede targhe specifiche solo per EV. Le prove di autonomia e sicurezza avvengono sotto le stesse autorizzazioni delle targhe prova convenzionali.
Cosa cambia nel noleggio auto
Nel noleggio a lungo termine, i veicoli sono consegnati sempre con targa ordinaria già immatricolata, inclusiva di assicurazione e bollo, liberando il cliente dalla maggior parte degli oneri amministrativi. Le targhe speciali non entrano in gioco, tranne nei casi di veicoli aziendali destinati a prove interne o dimostrazioni. Ayvens gestisce l’immatricolazione e la consegna, garantendo il rispetto delle normative e la piena operatività del parco auto.
I veicoli Ayvens sono sempre immatricolati?
Come dicevamo, il fatto che le auto fornite in noleggio a lungo termine da Ayvens arrivino al cliente già dotate di targa definitiva, con annesse tutte le pratiche burocratiche e assicurative completate, assicura la disponibilità immediata e senza attese né passaggi di proprietà. L’immatricolazione è effettuata dalla società prima della consegna e personalizzata, se richiesto, con targhe personalizzate secondo le normative locali.
Come avviene la consegna e gestione delle targhe
Al momento del ritiro, il cliente riceve il veicolo con targa, libretto e certificato di assicurazione già attivi: Ayvens si occupa di ogni procedura, inclusi adempimenti presso PRA e Motorizzazione. In caso di furto o smarrimento, il servizio di assistenza provvede immediatamente al rilascio di duplicati e, se necessario, all’impiego temporaneo di un veicolo sostitutivo, evitando anche i disagi operativi.