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Colonnine ricarica auto elettriche: mappa, numeri e come trovarle

7 min per leggereSostenibilità
Vuoi ricaricare l’auto elettrica senza stress? Ecco dove trovare le colonnine e come funziona la rete di ricarica in Italia.
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Mappa delle colonnine auto in Italia

Secondo il report Motus-E, al 30 settembre 2024 i punti di ricarica pubblici in Italia erano 60.339, con una crescita del +27,8% rispetto al 2023. Nonostante il progresso, permangono disomogeneità regionali: alcune province presentano oltre 1.000 colonnine, mentre zone interne continuano a faticare nell’installazione, rallentando la piena capillarità necessaria a supportare la mobilità a zero emissioni.

Quante colonnine di ricarica ci sono in Italia

La crescita, significativa rispetto anche solo a qualche anno fa, dimostra l’impegno verso la mobilità elettrica. Prevalgono, però, le colonnine a corrente alternata per ricariche lente o semi-veloci, mentre i punti ultra-rapidi, fondamentali per i viaggi a lunga percorrenza, sono presenti, quasi esclusivamente, presso le aree di servizio autostradale. Infatti, oltre il 43% delle aree di servizio autostradali è dotato di punti di ricarica, con un predominio di colonnine ultra-fast (>150 kW).

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Dati aggiornati e crescita della rete nazionale

Il numero di colonnine DC (ricarica a corrente continua) cresce con un tasso medio annuo del +43%, con standardizzazione delle prese (CCS Combo 2 per DC). L’incremento annuo si attesta oggi su un +15 % rispetto al 2024, grazie a investimenti privati e pubblici.

Differenza tra colonnine AC e fast charge

Le infrastrutture in corrente alternata (AC), pari a oltre 50 000 unità, sono destinate alle soste lunghe in città e presso esercizi commerciali, mentre i circa 15 000 punti DC, di cui il 71 % tra 50 e 150 kW e il 28 % oltre 150 kW, cominciano a essere in numero soddisfacente per le esigenze di ricarica rapida e ultrarapida su strade extraurbane e autostrade.

Dove trovare le colonnine: mappa e app utili

Trovare una colonnina non è mai stato così semplice: mappe dedicate segnalano la posizione, la potenza disponibile e lo stato di occupazione in tempo reale. Tutto questo grazie a strumenti digitali specializzati che permettono di visualizzare sulla mappa le colonnine di ricarica elettrica più vicine e di filtrare, per potenza erogata, disponibilità in tempo reale e modalità di pagamento accettate.

Qui è possibile consultare la mappa delle colonnine di ricarica auto elettriche e ibride in Italia: https://www.piattaformaunicanazionale.it/idr

Con queste soluzioni, ogni itinerario può essere pianificato con precisione, supportando i lunghi viaggi con i veicoli elettrici in modo efficiente.

Le migliori app per localizzare le stazioni

Le applicazioni dedicate alla mappatura delle colonnine di ricarica collocate in Italia mettono a disposizione elenchi costantemente aggiornati dei punti di ricarica, con filtri per: potenza; stato operativo; modalità di accesso.

Questi strumenti includono report in tempo reale degli utenti con valutazioni sull’affidabilità delle colonnine, ma anche suggerimenti per trovare rapidamente alternative in caso di malfunzionamenti, garantendo viaggi senza incertezze e soste ottimizzate.

Servizi integrati nei navigatori

I moderni navigatori in-car includono ora database continui delle colonnine elettriche in Italia, rendendo più semplice individuare dove fermarsi per una ricarica. Durante il percorso calcolano la rotta ottimale incorporando soste tecniche in relazione alla carica residua e al traffico, aggiornando in tempo reale eventuali chiusure o guasti. Alcuni sistemi offrono persino notifiche proattive che avvertono l’automobilista quando il livello di batteria obbliga a deviare verso la colonnina più vicina.

Come scegliere la colonnina di ricarica pubblica ideale

Confrontare il sistema tariffario più vantaggioso è il primo passo per scegliere la stazione di ricarica; quindi, si dovrà selezionare il metodo di autenticazione (tessera RFID, app o QR code). Le differenze possono generarsi sul prezzo per kWh, sulla tariffa oraria o su un costo a sessione. È importante anche verificare eventuali costi di sosta o di connessione, oltre ai servizi di load management offerte da taluni operatori, che consentono di programmare le ricariche nelle fasce tariffarie più economiche.

Bonus colonnine per privati e imprese

I singoli cittadini possono accedere a un contributo fino a 1 .500 € per l’installazione di colonnine domestiche, mentre i condomini fino a 8. 000 € per struttura. Le imprese, grazie al credito d’imposta fino al 50% degli investimenti, possono estendere il piano a flotte aziendali, includendo fino a 20 punti di ricarica per sede, con un tetto massimo di 3 000 € per unità e condizioni agevolate per i costi di manutenzione.

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Tessere, QR code o abbonamenti

Come veniva accennato, l’accesso avviene tramite tessere RFID ricaricabili, app dedicate o QR code posti sulle colonnine, mentre alcuni operatori propongono abbonamenti mensili che generalmente hanno come vantaggio di ridurre il prezzo per kWh e azzerare le spese di accesso.

Colonnine nei centri urbani, autostrade e aree private

La differenza tra ricarica cittadina e rifornimento lungo autostrade è netta: le installazioni urbane privilegiano la corrente alternata per soste prolungate, mentre le tratte ad alta velocità richiedono colonnine DC capaci di rifornire in poche decine di minuti.

Analizzare questo divario aiuta a comprendere le necessità infrastrutturali di servizi turistici e professionali.

Ricaricare in città

La rete delle colonnine elettriche di ricarica in Italia si basa soprattutto su quella a bassa potenza in corrente alternata, ideali per soste lunghe presso uffici, negozi e strutture pubbliche. Negli ultimi anni è cresciuta anche la presenza di punti DC fino a 50 kW in parcheggi commerciali e sedi aziendali, rispondendo alle esigenze di chi pur trascorrendo poche decine di minuti a fare commissioni o riunioni, continua a necessitare di un rifornimento efficiente.

Stazioni lungo le tratte extraurbane

Lungo le autostrade italiane sono disponibili ad oggi 1 108 punti di ricarica, di cui l’86 % in corrente continua e il 64 % con potenza superiore a 150 kW, distribuiti in 45 aree di servizio.

Nonostante questo sviluppo, restano ancora tratte di oltre 100 km senza infrastrutture adeguate, costringendo i conducenti a deviazioni. L’uniformità dei protocolli e l’adozione dell’etichetta UE per i sistemi di ricarica rappresentano due leve fondamentali per armonizzare le installazioni, semplificare l’interoperabilità tra gestori e garantire viaggi più sicuri ed efficienti con veicoli elettrici.

Ricarica nei centri commerciali o aziende

Sempre più catene di negozi e poli industriali integrano, all’interno delle proprie aree, colonnine AC e DC come parte della strategia per promuovere la mobilità elettrica e migliorare l’esperienza dei visitatori. Spesso queste installazioni offrono tariffe ridotte o sosta gratuita e l’iniziativa contribuisce anche a diffondere consapevolezza sulla transizione energetica e a stimolare il rinnovo della flotta aziendale.

La rete di colonnine elettriche: la situazione in Europa

Per comprendere il livello italiano è utile guardare all’Europa. A inizio 2025, l’UE contava oltre 850.000 punti di ricarica pubblici secondo EAFO, con un rapporto medio di circa 6–7 veicoli elettrici per colonnina. In Italia, la rete pubblica ha superato i 60.000 punti, con un rapporto di circa 8 EV per colonnina, segnale del ritardo infrastrutturale. In Europa la maggioranza delle colonnine (oltre il 75 %) sono AC fino a 22 kW, mentre i punti DC superano i 73.800. Paesi del Nord e Olanda dominano per densità e potenza erogata, mentre Sud e Est Europa continuano a colmare ritardo con investimenti crescenti.

Il PNRR per lo sviluppo della rete di ricarica delle BEV in Italia

Per adeguarsi agli obiettivi degli Accordi di Parigi e del Green Deal europeo, il PNRR ha stanziato complessivamente circa 713 milioni di euro per realizzare oltre 21 000 punti di ricarica tra centri urbanie strade extraurbane entro la fine del 2025, con l’obiettivo di potenziare corridoi ad alto traffico e colmare i vuoti infrastrutturali.

Ad oggi, però, risultano assegnati meno di 140 milioni di fondi, con 2.766 stazioni urbane e 1.080 extraurbane finanziate, evidenziando ritardi dovuti a iter burocratici complessi e requisiti stringenti.

Il Piano prevede l’installazione di caricabatterie da 90 kW nelle città e di colonnine super-veloci da almeno 175 kW sulle arterie principali.

Le istituzioni italiane ed europee si stanno muovendo verso la promozione della mobilità elettrica, il target è il completare tutto il processo di decarbonizzazione entro il 2050, con lo stop alla vendita di auto endotermiche previsto dal 2035. Al momento le iniziative al vaglio sono numerose, infatti, oltre alle stazioni di ricarica si stanno studiando soluzioni per ridurre il carico fiscale sulle flotte aziendali elettriche, favorendo il passaggio delle imprese dalle auto a motore termico a quelle ecologiche, anche attraverso soluzioni per la mobilità elettrica integrata.

Ricarica domestica con Wallbox: la soluzione più comoda

Optare per una Wallbox domestica significa trasformare il garage o il cortile in un vero punto di rifornimento privato, con potenze variabili da 3,7 a 22 kW in grado di coprire l’autonomia giornaliera di un veicolo elettrico durante le ore notturne a tariffe ridotte. Questi sistemi integrano funzioni smart per:

· programmare gli orari di ricarica; · limitare l’assorbimento energetico nei momenti di punta; · monitorare da remoto lo stato di carica e la salute della batteria tramite app dedicate.

Inoltre, grazie al bilanciamento dinamico del carico, la Wallbox ottimizza i consumi domestici senza sovraccaricare l’impianto elettrico.

Noleggio elettrico Ayvens e rete di ricarica

Affidarsi al noleggio a lungo termine significa delegare manutenzione ordinaria e straordinaria, coperture assicurative e gestione del bollo a un unico interlocutore, l’agenzia selezionata.

Un modello che Ayvens propone attraverso pacchetti personalizzabili, finalizzati a stimolare l’adozione di proposte green e plug-in hybrid anche all’interno di aziende e flotte aziendali. Grazie a questa formula, ogni società può calibrare la durata del contratto e il chilometraggio annuo, ottimizzando costi prevedibili e trasparenti, mentre Ayvens si occupa della sostituzione tempestiva del veicolo al termine del ciclo stabilito, garantendo sempre modelli all’avanguardia e conformi alle normative più stringenti in materia di emissioni.

Scopri le soluzioni per le flotte aziendali Ayvens

Questa soluzione non solo alleggerisce le incombenze burocratiche, ma rafforza la transizione verso una mobilità a basso impatto ambientale, promuovendo l’impiego di tecnologie ibride che si inseriscono armoniosamente in strategie di sostenibilità aziendale più ampie.

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Pubblicato il 29 luglio 2025
29 luglio 2025
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