Gomme invernali: capire le marcature

3 min per leggereConducenti
Sigle chiare, scelta più sicura in inverno.
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Norme, prestazioni e scelta consapevole

Chi guida, che sia un automobilista abituato ai lunghi viaggi o una persona che si sposta in città con regolarità, dovrebbe considerare gli pneumatici non come un semplice accessorio, ma come l’elemento cardine della sicurezza attiva del veicolo. Infatti, la scelta e la manutenzione delle gomme influenzano in modo diretto, da un lato, la tenuta in curva, lo spazio di frenata e i consumi, dall’altro, anche la capacità di affrontare superfici insidiose quali neve, ghiaccio e fanghiglia. Ecco perché adottare un atteggiamento consapevole significa valutare non soltanto il prezzo, ma anche il codice di omologazione, la marcatura, il profilo del battistrada e l’effettiva corrispondenza tra le caratteristiche dichiarate dal produttore e le reali condizioni d’uso previste durante la stagione fredda.

Andiamo, quindi, a scoprire insieme tutto quel che c’è da sapere sulle differenti tipologie dei marchi degli pneumatici invernali e i trucchi per un cambio gomme in grado di affrontare il peggioramento stagionale delle condizioni meteorologiche.

Cosa significano 3PMSF e M+S

Ogni pneumatico riporta sulle spalle laterali una serie di marcature che ne descrivono le caratteristiche principali. La prima sigla presa in esame, M+S, significa Mud and Snow e identifica gomme progettate per offrire una migliore aderenza rispetto a quelle estive su fango e neve fresca. Tuttavia, questa marcatura non garantisce prestazioni certificate su neve compatta, perché può comparire anche su pneumatici quattro stagioni con livelli di aderenza molto diversi tra loro. Per rendere più rigorosa e chiara la classificazione degli pneumatici invernali è stato introdotto il marchio 3PMSF (Three-Peak Mountain Snowflake), riconoscibile dal simbolo del fiocco di neve racchiuso in una montagna a tre punte. A differenza del più generico M+S, gli pneumatici 3PMSF devono superare test ufficiali e standardizzati di trazione, frenata e accelerazione su neve compatta. Questo marchio permette quindi di distinguere in modo netto le gomme che garantiscono performance reali in condizioni invernali dalle coperture che offrono solo una maggiore adattabilità al freddo.

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Obblighi stagionali e sanzioni

In Italia l’obbligo di montare pneumatici invernali o di avere a bordo dispositivi antisdrucciolevoli (come le catene da neve o le calze da neve) è regolato da norme nazionali che lasciano però ampio spazio alle ordinanze regionali e provinciali. Questo permette di adattare l’obbligo alle diverse condizioni climatiche delle varie zone del Paese. Per questo motivo è sempre necessario verificare le prescrizioni locali, perché periodi e modalità possono cambiare da un territorio all’altro. In genere, comunque, l’obbligo ricade tra l’autunno inoltrato e la primavera, con un margine di tolleranza per montaggio e smontaggio. Per la stagione invernale 2025, ad esempio, il periodo stabilito è dal 15 novembre 2025 al 15 aprile 2026. Circolare senza l’equipaggiamento richiesto comporta sanzioni economiche che variano in base alla tipologia di strada: le multe sono diverse per centri abitati, strade extraurbane e autostrade. Nei casi più gravi può essere prevista anche la decurtazione dei punti dalla patente o il fermo del veicolo fino alla regolarizzazione. È inoltre importante ricordare che, in caso di incidente, l’assenza di pneumatici adeguati può essere considerata come comportamento negligente e influire negativamente sulla liquidazione dei danni da parte dell’assicurazione. Per questo dotarsi dell’equipaggiamento corretto non è solo una scelta prudente, ma anche una tutela economica per chi guida.

Come scegliere e conservare gli pneumatici invernali

Quando si scelgono gli pneumatici invernali è importante orientarsi su prodotti che, oltre alla marcatura 3PMSF (o al marchio M+S, dove consentito), siano progettati appositamente per le basse temperature e per superfici con scarsa aderenza. È fondamentale anche verificare che il codice di velocità e l'indice di carico siano compatibili con quanto riportato sul libretto. Se il codice di velocità è più basso rispetto a quello originale, occorre adeguare lo stile di guida e rispettare eventuali limiti segnalati dal produttore. Durante il montaggio è consigliabile controllare con attenzione la pressione, l’eventuale usura o presenza di danni, e procedere a bilanciamento e convergenza. Questi accorgimenti permettono allo pneumatico di garantire la massima sicurezza e una durata ottimale. Tra una stagione e l’altra, invece, gli pneumatici dovrebbero essere conservati in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce e da fonti di calore o ozono. È utile pulirli bene prima del deposito, evitare sovrapposizioni prolungate se non sono montati e segnare su ciascuno la posizione sul veicolo per facilitare la rotazione successiva. Infine, pneumatici certificati e ben conservati non solo durano di più e garantiscono un miglior rapporto qualità-prezzo, ma mantengono anche prestazioni costanti. Questo riduce il rischio di incidenti, eventuali sanzioni e possibili contestazioni da parte dell’assicurazione.

Pubblicato il 3 dicembre 2025
3 dicembre 2025
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