
Guida ai costi annuali e mensili per la manutenzione di un'auto
Quanto costa davvero possedere un’auto? Scopri tutte le voci di spesa da mettere in conto ogni anno.
Quanto si spende davvero per avere un'auto
Prima di comprare una macchina nuova conviene valutare il costo reale di possesso, che include non solo il suo prezzo di listino, ma anche il costo della sua manutenzione nel corso degli anni. È poi necessario considerare la spesa annua per: assicurazione; bollo; tagliandi; rifornimenti, oltre agli immancabili ed eventuali interventi straordinari. Il costo medio manutenzione auto in Italia si aggira intorno ai mille euro l’anno, senza contare il deprezzamento che subisce un veicolo già dopo il primo anno, ed è per questo che un’analisi completa aiuta a capire se l’acquisto è sostenibile o se soluzioni alternative, come il noleggio a lungo termine risultino più vantaggiose. Andiamo a conoscere insieme tutto quanto c’è da sapere sull’argomento.
Le principali voci di spesa
Determinare quanto costa mantenere un’auto in Italia non è affatto semplice. Ad ogni modo, per capire se conviene acquistare una vettura nuova è possibile tenere conto di alcune spese indicative per il mantenimento di un veicolo, in base alle principali voci di spesa come la revisione dell’auto e i costi relativi agli interventi di manutenzione ordinaria.
Quattro voci di spesa principali: · assicurazione; · bollo auto; · manutenzione; · rifornimento o ricarica.
Questi servizi sono obbligatori e indispensabili, infatti sebbene sia possibile cercare di risparmiare non è possibile circolare senza una polizza RCA o il bollo auto, inoltre, bisogna sottoporre il veicolo alla revisione periodica come previsto dalle norme di legge. Lo stesso vale per la manutenzione ordinaria e i tagliandi, soprattutto se non si vuole ridurre la vita utile del veicolo e perdere la garanzia ufficiale della casa.
Assicurazione RCA e coperture aggiuntive
Una delle spese principali da considerare prima dell’acquisto di una vettura nuova è la polizza RCA: si tratta di una copertura assicurativa obbligatoria, alla quale di solito si aggiunge almeno l’assicurazione contro il furto del veicolo e l’incendio. La sola polizza RC Auto ha un costo medio di 412 euro annui, con differenze sostanziali tra le varie regioni italiane, ma anche in base a tutti gli altri fattori, tra cui la classe di merito e il valore del veicolo da assicurare. Anche l’esperienza di guida incide nell’importo della polizza, con coperture in genere più care per i neopatentati, oltre eventualmente alle garanzie accessorie aggiunte alla polizza principale.
Bollo auto e revisione
Un’altra voce di spesa da analizzare quando si compra una vettura è il bollo auto, il cui importo è legato alla potenza del veicolo, espressa in kilowatt, e alla sua classe ambientale di omologazione. Usando come esempio l’Audi A3 Sportback 30 TFSI, dotata di un motore da 110 cv (81 kW) e classificata Euro 6D, il prezzo può andare da un minimo di 209 euro fino a un massimo di 313 euro. Dopodiché, per le vetture con potenza superiore ai 252 cv (185 kW) è previsto un soprapprezzo, ovvero il Superbollo, con un importo aggiuntivo di 20 euro per ogni kW oltre la soglia. Al contrario, per le macchine elettriche e ibride sono previste in molte regioni delle agevolazioni sul bollo, con l’esenzione da 3 a 5 anni. Tra gli altri interventi obbligatori per la manutenzione del veicolo c’è la revisione dell’auto, un intervento che, come indicato dalle normative di legge, deve essere effettuato dopo 4 anni dalla data di immatricolazione e successivamente ogni 2 anni. Il prezzo della revisione è di 45 euro presso la Motorizzazione Civile, altrimenti si pagano di 78,75 euro nelle officine autorizzate.
Manutenzione ordinaria e straordinaria
Ogni auto nuova prevede dei controlli periodici da effettuare in genere ogni anno, anche conosciuti come tagliandi dell’auto. Questi interventi permettono di usufruire della garanzia ufficiale della casa produttrice e dunque devono essere realizzati. In più, è necessario tenere conto del cambio degli pneumatici, una sostituzione che in base ai chilometri percorsi e al tipo di guida deve essere effettuata di solito ogni 1-2 anni. Anche ipotizzando un treno di gomme molto economiche, è difficile spendere meno di 200-250 euro per l’acquisto e il montaggio degli pneumatici nuovi. Quindi, considerando appena le spese fisse, il costo medio annuale per la manutenzione di un’auto si aggira facilmente intorno ai 1.000 euro, escludendo le spese da sostenere per l’acquisto, il rifornimento o la ricarica del veicolo. Inoltre, il conteggio non comprende costi extra per il soccorso stradale e, soprattutto, la manutenzione straordinaria. Con il passare degli anni, infatti, alcuni componenti sono soggetti ad usurae devono essere sostituiti, per garantire la massima sicurezza stradale e una guida sempre efficiente. E se un semplice cambio dell’olio motore può richiedere una spesa di 80-150 euro, altre operazioni programmate possono essere più onerose:come, ad esempio, la sostituzione delle pasticche dei freni, circa 120-150 euro per un’utilitaria; oppure quella della frizione nelle auto con cambio manuale, con un costo medio intorno ai500 euro per una berlina di medie dimensioni. A tutto ciò è, infine, necessario aggiungere le spese per i lavori di manutenzione straordinaria, oltre all’aumento della frequenza degli interventi e all’incremento dei costi con il trascorrere del tempo.
Carburante o ricarica
La voce relativa a carburante o ricarica incide sensibilmente sul budget di chi possiede un’auto. Con un prezzo medio della benzina di 1,733 €/l e del diesel di 1,673 €/l (al 26 luglio 2025), e un consumo di 6 l/100 km, si spendono circa 648 € ogni 10.000 km. Chi guida veicoli elettrici paga in media 0,25 €/kWh per la ricarica domestica e oltre 0,50 €/kWh alle colonnine rapide; stimando 15 kWh/100 km e 15.000 km annui, il costo medio di ricarica si attesta intorno a 560 €.
Spese impreviste e svalutazione dell’auto
Oltre ai costi fissi, i proprietari devono mettere in conto spese impreviste per guasti, riparazioni straordinarie e sostituzioni di componenti danneggiati, come frizione o turbocompressore, che possono arrivare a 600–700 €. A ciò si somma il deprezzamento annuale, che riduce il valore commerciale del veicolo del 20–25 % ogni anno, per un totale di circa 80–85 % in quattro anni. Prevedere un fondo riserva aiuta a coprire extra imprevisti e a compensare la perdita di valore.
Guasti, sostituzioni e spese straordinarie
Con il passare del tempo, componenti come frizione, cinghia di distribuzione o turbocompressore si usurano e richiedono interventi impegnativi: la sostituzione della frizione costa in media 400–1800 € e, riparazioni dell’impianto elettrico o climatizzazione possono superare i 300 €, la cinghia di distribuzione oscilla tra i 300–800 €. Prevedere un budget annuale per manutenzione straordinaria evita disagi e spese improvvise, soprattutto dopo i primi quattro anni di vita del veicolo.
Deprezzamento e valore residuo
Lo dicevamo, il valore residuo di un’auto cala rapidamente: dopo quattro anni perde mediamente il 80–85 % del prezzo d’acquisto. Questa perdita determina un costo implicito di possesso che si somma alle spese dirette. Conoscere il tasso di svalutazione consente di stimare meglio il costo reale di possesso e di valutare soluzioni alternative come, per esempio, il noleggio.
Esempio pratico: quanto costa mantenere un’auto compatta
Per capire se conviene l’acquisto o il noleggio dell’auto, considerando appena i costi di manutenzione, vediamo insieme un esempio concreto e verifichiamo le spese con entrambe le soluzioni. Prendendo in considerazione una Ford Kuga 2.5 Full Hybrid da 190 CV AWD ST-Line: un contratto di noleggio a lungo termine di 48 mesi e anticipo di 6.222 € e canone base di 509 € (IVA inclusa), comporta un esborso mensile totale di 639 €, comprensivo anche di manutenzione ordinaria e straordinaria, assicurazione RCA, soccorso stradale e immatricolazione. L’acquisto diretto richiede un investimento iniziale di 43.250 €, pari a 901 € al mese su quarantotto rate mensili, a cui si aggiungono circa 84 € mensili per spese di manutenzione ordinaria (1.000 € annui), 34 € per assicurazione RC Auto (circa 412 € annuali) e 47 € per bollo e revisione periodica, portando il totale a 1.066 € al mese. Ora, considerando una svalutazione media del 80 % dopo quattro anni, con un valore residuo di circa 8.650 €, il costo netto mensile si riduce a 650 €; mostrando, il noleggio, come più conveniente per chi preferisce costi certi e servizi inclusi.
Acquisto o noleggio: quale soluzione conviene di più?
La scelta tra acquisto e noleggio rimane una decisione del tutto individuale, principalmente dipendente da esigenze e quotidianità. Per una persona che vuole tenere a lungo la macchina e personalizzarla, comprare una vettura nuova potrebbe essere una giusta opzione, tuttavia è innegabile come in molti casi, soprattutto per alte percorrenze e grazie alla semplicità della sua gestione, il noleggio a lungo termine rappresenti un’alternativa più conveniente.
Come risparmiare con il noleggio a lungo termine
Costi fissi e pianificabili
Con il noleggio a lungo termine, i canoni mensili includono tutte le voci essenziali: manutenzione, assicurazione, bollo e soccorso stradale; così che l’utente sappia fin da subito quanto spenderà ogni mese e può pianificare il bilancio senza sorprese. Le coperture aggiuntive (furto, incendio, danni) si aggiungono con un piccolo supplemento, evitando l’impatto di spese straordinarie e garantendo, inoltre, continuità operativa.
Nessuna spesa imprevista
Oltre alla valutazione economica, infatti, è indispensabile prendere in considerazione tutti gli altri aspetti, come la comodità di delegare la manutenzione e molte delle pratiche burocratiche relative al veicolo, preoccupandosi soltanto della guida. Il vantaggio è superiore per le vetture ecologiche, elettriche o ibride, oppure per i veicoli di fascia alta, poiché, in questi casi, i costi di manutenzione incidono in maniera considerevole sulle spese per il mantenimento dell’auto.
Tutto incluso in un unico canone
Infine, come accennavamo in precedenza, il noleggio permette di evitare brutte sorprese grazie a un canone personalizzato tutto incluso che non cambia durante tutta la durata del contratto ed è possibile cambiare spesso l’auto, senza pagare costi aggiuntivi, così da guidare una macchina sempre nuova e aggiornata, più sicura ed efficiente.